Sei in >> Capistrano >> Festa e Processione di Santa Elena a Nicastrello (Casaliaju) - Anno 2010
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Capistrano (VV), giovedì 2 febbraio 2023 ~ Ore : 20:07:03 • New York: 02/02/2023 14:07:03 • Tokyo: 03/02/2023 04:07:03 • Sydney: 03/02/2023 06:07:03
Settimana dell'anno n° 5 - Trimestre 1° [febbraio] Acquario ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 33 - Giorni mancanti a FineAnno: 332
Il sole sorge alle ore 07:22 e tramonta alle ore 17:26 - Presentazione del Signore (Candelora)
In una stanza silenziosa c'erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l'amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All'improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza». Il nome popolare di "Candelora", assegnato alla festa odierna della Presentazione del Signore, è legato alla benedizione e alla processione con le candele e fiorisce dalle parole del vecchio Simeone che così definisce Cristo: «Luce per illuminare le genti». Attorno al simbolo del cero acceso si sviluppa anche la parabola ebraica sopra sintetizzata: essa mette in scena simbolicamente la pace, che nella Bibbia è il grande dono messianico, e le tre virtù teologali. Anche in questo racconto al centro c'è un bambino, come il neonato Gesù del testo evangelico (Luca 2, 22-40): è lui a far sfavillare nuovamente le candele spente. Sì, perché sulla storia il sudario delle tenebre si allarga spegnendo le luci della pace, dono sempre sospirato, della fede che allarga gli orizzonti e dell'amore che riscalda la vita. Rimane l'ultimo filo di luce, quello della candela della speranza. Ad essa si rivolge il bambino per riportare in vita la pace, la fede e l'amore. Anche le nostre riflessioni quotidiane sono spesso segnate dallo sconforto e dal realismo che ci induce giustamente a non ignorare il male del mondo. Ma l'ultima parola dovrebbe essere sempre quella della speranza, «il rischio da correre, anzi, il rischio dei rischi» che riesce a far sbocciare la luce.
Anche quest'anno in occasione della festa di Sant'Elena, 18 agosto, a
Nicastrello (Casaliaju), frazione disabitata di Capistrano, sono affluite tantissime persone. Alle ore 18:00
è stata celebrata dal reverendo padre Antonio Calafati una Messa. Subito dopo è seguita
la processione e dietro la bellissima statua di Sant'Elena c'erano centinaia di persone,
provenienti soprattutto da Capistrano, San Nicola da Crissa e Monterosso Calabro. Tanti i fedeli
che per devozione hanno raggiunto Nicastrello (Casaliaju) a piedi.
Come per tradizione sono state cantate tre litanie, accompagnate dalla banda di Capistrano.
Per il video della processione di Sant ' Elena di giorno 18 agosto 2010 vai alla sezione Web-Cam.
Alcune foto:
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