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Festa dell'Unità d'Italia
Fonte : Gazzetta del Sud
Data : 09 dicembre 2016
Autore : Antonio Pasceri
Capistrano
La comunità cristiana ha vissuto una giornata di grande intensità
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Antonio Pasceri
CAPISTRANO
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L'intera comunità parrocchiale capistranese, dopo la novena, ha festosamente festeggiato martedì 6 dicembre, il
suo santo patrono e protettore, San Nicola di Bari o di Myra (270 circa - 343), che, come ha detto il parroco sacerdote Antonio Calafati,
nella sua omelia: «oltre ad essere patrono di numerose città, ha una fama universale ed un culto di grande diffusione nel mondo».
Nell'omelia, il parroco ha ricordato anche come la diffusione fu favorita, oltre che dai miracoli, dal fatto che San Nicola, vissuto fra il
III ed il IV secolo, dopo la morte prematura dei sui genitori
benestanti e devoti cristiani, essendo figlio unico, distribuì i suoi beni ai poveri, per dedicarsi alla Chiesa.
Ordinato sacerdote e poi vescovo di Myra (odierna Turchia), fu imprigionato ed esiliato nel 305 sotto l'imperatore Diocleziano. Liberato
dall'imperatore Costantino, figlio di Sant'Elena Imperatrice, riprese con impegno la sua attività apostolica fino alla sua morte (6 dicembre
343). Già nel medioevo San Nicola era uno dei santi più popolari del cristianesimo.
Oltre alla festa del 6 dicembre, la maggiore ed universalmente conosciuta, vi sono altre date in cui viene festeggiato San Nicola, fra cui
quella del 9 maggio, data che ricorda la traslazione delle sue reliquie (scheletro) da Myra a Bari avvenuta nel 1087 ad opera di 62 marinai
baresi per essere la città caduta in mano musulmana. Poi, i Veneziani riuscirono ad impossessarsi di altre reliquie del Santo e portarle nella
loro città. Vi è anche quella del 19 dicembre per gli ortodossi (che seguono il calendario giuliano) e forse anche per il grande culto condiviso
dagli ortodossi quest'anno, a Bari, per la festa di San Nicola, è stato presente il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo
I: un evento di grande significato ecumenico.
A conclusione della celebrazione della messa pomeridiana, la più partecipata, il parroco Calafati si è fatto raggiungere ai piedi dell'altare
maggiore e, quindi, della statua di San Nicola, ed ha impartito la benedizione ai bambini e ha poi donato a tutti, neonati compresi, e
fanciulli/e un regalo che simbolicamente vuole ricollegarsi ai tre bambini risuscitati e alle tre borse di monete come dote necessaria
per fare sposare tre sorelle la cui famiglia era caduta in miseria.
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Fonte : Gazzetta del Sud del 09/12/2016 - Autore : Antonio Pasceri
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