Sei in >> Capistrano >> Riaperta ai fedeli la Chiesa Madre di Capistrano
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Capistrano (VV), giovedì 2 febbraio 2023 ~ Ore : 19:15:55 • New York: 02/02/2023 13:15:55 • Tokyo: 03/02/2023 03:15:55 • Sydney: 03/02/2023 05:15:55
Settimana dell'anno n° 5 - Trimestre 1° [febbraio] Acquario ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 33 - Giorni mancanti a FineAnno: 332
Il sole sorge alle ore 07:22 e tramonta alle ore 17:26 - Presentazione del Signore (Candelora)
In una stanza silenziosa c'erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l'amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All'improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza». Il nome popolare di "Candelora", assegnato alla festa odierna della Presentazione del Signore, è legato alla benedizione e alla processione con le candele e fiorisce dalle parole del vecchio Simeone che così definisce Cristo: «Luce per illuminare le genti». Attorno al simbolo del cero acceso si sviluppa anche la parabola ebraica sopra sintetizzata: essa mette in scena simbolicamente la pace, che nella Bibbia è il grande dono messianico, e le tre virtù teologali. Anche in questo racconto al centro c'è un bambino, come il neonato Gesù del testo evangelico (Luca 2, 22-40): è lui a far sfavillare nuovamente le candele spente. Sì, perché sulla storia il sudario delle tenebre si allarga spegnendo le luci della pace, dono sempre sospirato, della fede che allarga gli orizzonti e dell'amore che riscalda la vita. Rimane l'ultimo filo di luce, quello della candela della speranza. Ad essa si rivolge il bambino per riportare in vita la pace, la fede e l'amore. Anche le nostre riflessioni quotidiane sono spesso segnate dallo sconforto e dal realismo che ci induce giustamente a non ignorare il male del mondo. Ma l'ultima parola dovrebbe essere sempre quella della speranza, «il rischio da correre, anzi, il rischio dei rischi» che riesce a far sbocciare la luce.
In data 22 luglio 2010, la Chiesa Madre è stata riaperta al culto della comunità
Capistranese. La chiusura della Chiesa per lavori di ristrutturazione ed il rifacimento del soffitto a cassettoni di legno,
al centro è stato incastonato il dipinto di Zimatore: Il Miracolo di Polsi. La riapertura della Chiesa Madre di
Capistrano è avvenuta con una solenne Santa Messa celebrata dal Vescovo della diocesi di Mileto - Nicotera,
hanno concelebrato altri preti compreso il nostro parroco, padre Antonio Calafati. Presenti i Capistranesi e fedeli di paesi
vicini. È seguito un rinfresco in piazza Cavour (arriadi 'a chiasi).
Grazie Padre Antonio Calafati per quanto ha fatto, farà e continuerà a fare per Capistrano e la
comunità Capistranese.
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