Sei in >> Capistrano >> Papaglionti (VV) festeggia il Corpus Domini
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Capistrano (VV), giovedì 2 febbraio 2023 ~ Ore : 19:22:38 • New York: 02/02/2023 13:22:38 • Tokyo: 03/02/2023 03:22:38 • Sydney: 03/02/2023 05:22:38
Settimana dell'anno n° 5 - Trimestre 1° [febbraio] Acquario ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 33 - Giorni mancanti a FineAnno: 332
Il sole sorge alle ore 07:22 e tramonta alle ore 17:26 - Presentazione del Signore (Candelora)
In una stanza silenziosa c'erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l'amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All'improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza». Il nome popolare di "Candelora", assegnato alla festa odierna della Presentazione del Signore, è legato alla benedizione e alla processione con le candele e fiorisce dalle parole del vecchio Simeone che così definisce Cristo: «Luce per illuminare le genti». Attorno al simbolo del cero acceso si sviluppa anche la parabola ebraica sopra sintetizzata: essa mette in scena simbolicamente la pace, che nella Bibbia è il grande dono messianico, e le tre virtù teologali. Anche in questo racconto al centro c'è un bambino, come il neonato Gesù del testo evangelico (Luca 2, 22-40): è lui a far sfavillare nuovamente le candele spente. Sì, perché sulla storia il sudario delle tenebre si allarga spegnendo le luci della pace, dono sempre sospirato, della fede che allarga gli orizzonti e dell'amore che riscalda la vita. Rimane l'ultimo filo di luce, quello della candela della speranza. Ad essa si rivolge il bambino per riportare in vita la pace, la fede e l'amore. Anche le nostre riflessioni quotidiane sono spesso segnate dallo sconforto e dal realismo che ci induce giustamente a non ignorare il male del mondo. Ma l'ultima parola dovrebbe essere sempre quella della speranza, «il rischio da correre, anzi, il rischio dei rischi» che riesce a far sbocciare la luce.
Nella piccola parrocchia San Panteleone di Papaglionti,
giorno 10 giugno 2012, si è svolta la solenne processione del Corpus Domini.
Dopo la Santa Messa, celebrata nella bella chiesetta dedicata a San Pantaleone, il
rev. parroco don Giuseppe La Rosa ha portato per tutte le
vie del paese, per la pubblica adorazione, Gesù Eucarestia. Imponente la processione e ben curata
da parte della Confraternita "SS. Corpo e Sangue di
Cristo". Ad inizio processione lo stendardo, poi il gonfalone, i componenti la Confraternita in
fila indiana ed ai bordi della strada, come per proteggere il percorso centrale del Santissimo Sacramento,
che era sotto il baldacchino processionale. A lato del baldacchino l'ombrello processionale.
La processione era accompagnata dal complesso bandistico "Città di Capistrano". Suoni
e preghiere si alternavano in onore di Gesù Eucarestia. Alcuni altarini erano per le strade ed
uno al Calvario. I fedeli hanno allestito gli Altarini mettendo a disposizione le loro "cose"
più belle e, forse, più a loro care affettivamente. I balconi delle abitazioni
erano addobbati con bellissime coperte e damaschi.
Tanti e bellissimi bambini che, avendo precedentemente spogliato i più bei fiori dai loro petali
raccolti in panieri e cesti, con delicatezza con le loro manine lanciavano petali di fiore per terra,
a far sì che il Santissimo Sacramento camminasse su di un tappeto fiorito.
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