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Festa dell'Unità d'Italia
A I Vesperis dominicæ in Palmis de Passione Domini usque ad nonam feriæ V Hebdomandæ sanctæ inclusive
Dai primi Vespri della Domenica delle Palme della Passione del Signore fino alla ora Nona del Giovedì Santo inclusa
In un'altra pagina riporto le nodifiche che l'Inno ha subìto nel tempo ed il testo completo di dieci strofe.
Il Vexilla regis è un Inno, le cui parole sono tratte dal poemetto in dimetri giambici composto da San Venanzio Fortunato, in occasione dell'arrivo della reliquia della vera Croce a Poitiers. È un inno e una preghiera, che loda la Santa Croce. Questo inno viene cantato anche il Venerdì Santo, giorno anniversario della Morte di Gesù. Così, in questo giorno, nel quale s'eleva sanguinante sul Calvario, in faccia al mondo intero, il trono della Croce, dall'alto del quale l'Uomo-Dio regna, la Chiesa venera questo Legno e non celebra la Messa propriamente detta.
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 Ad Vesperas - Hymnus Latino Vexílla regis pródeunt,  Quo, vulnerátus ínsuper  Arbor decóra et fúlgida,  Beáta, cuius brácchiis  Salve, ara, salve, víctima,  O crux, ave, spes única!  Te, fons salútis, Trínitas,  Amen.  | 
 Ai Vespri - Inno Ritmata Del Re il vessillo sfolgora,  Spietata poi la lancia  Albero degno e fulgido,  Beata Croce, simile  Salve, altare e vittima!  Croce, speranza unica,  O Trinità, Ti adorino  Così sia.  | 
 Ai Vespri - Inno Letterale I vessilli del re avanzano,  E su questo [patibolo], ferito  Albero splendente di nobiltà,  Beato [albero]! Dai suoi bracci  Salve, altare, salve, vittima,  Ti salutiamo, o Croce, unica speranza!  O Trinità, sorgente di salvezza,  Così sia.  | 
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Autore: San Venanzio Fortunato 〈Nel tempo ha subìto modifiche〉
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