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Capistrano (VV), giovedì 2 febbraio 2023 ~ Ore : 19:17:50 • New York: 02/02/2023 13:17:50 • Tokyo: 03/02/2023 03:17:50 • Sydney: 03/02/2023 05:17:50
Settimana dell'anno n° 5 - Trimestre 1° [febbraio] Acquario ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 33 - Giorni mancanti a FineAnno: 332
Il sole sorge alle ore 07:22 e tramonta alle ore 17:26 - Presentazione del Signore (Candelora)
In una stanza silenziosa c'erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l'amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All'improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza». Il nome popolare di "Candelora", assegnato alla festa odierna della Presentazione del Signore, è legato alla benedizione e alla processione con le candele e fiorisce dalle parole del vecchio Simeone che così definisce Cristo: «Luce per illuminare le genti». Attorno al simbolo del cero acceso si sviluppa anche la parabola ebraica sopra sintetizzata: essa mette in scena simbolicamente la pace, che nella Bibbia è il grande dono messianico, e le tre virtù teologali. Anche in questo racconto al centro c'è un bambino, come il neonato Gesù del testo evangelico (Luca 2, 22-40): è lui a far sfavillare nuovamente le candele spente. Sì, perché sulla storia il sudario delle tenebre si allarga spegnendo le luci della pace, dono sempre sospirato, della fede che allarga gli orizzonti e dell'amore che riscalda la vita. Rimane l'ultimo filo di luce, quello della candela della speranza. Ad essa si rivolge il bambino per riportare in vita la pace, la fede e l'amore. Anche le nostre riflessioni quotidiane sono spesso segnate dallo sconforto e dal realismo che ci induce giustamente a non ignorare il male del mondo. Ma l'ultima parola dovrebbe essere sempre quella della speranza, «il rischio da correre, anzi, il rischio dei rischi» che riesce a far sbocciare la luce.
Il Rosario completo è composto di venti decine. ( Nel 2002 Papa Giovanni Paolo
II ha aggiunto i cinque Misteri della Luce, che fanno meditare su alcuni
momenti particolarmente significativi della vita pubblica di Gesù Cristo ).
È diviso in quattro parti distinte, che si possono pregare separatamente in diversi momenti della
giornata, i cinque Misteri Gaudiosi, i cinque Misteri
Luminosi, i cinque Misteri Dolorosi, i cinque
Misteri Gloriosi.
Se si pregano solo cinque decine al giorno, si usa pregare:
~ ~ ~ ~ ~
Nel nome del Padre e del figlio e dello Spirito Santo.
Così sia
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Così sia
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
Misteri Gaudiosi ( della Gioia )
Misteri Luminosi ( della Luce )
Misteri Dolorosi ( del Dolore )
Misteri Gloriosi ( della Gloria )
Padre Nostro ...
10 Ave Maria ... (meditando il Mistero)
Gloria al Padre ...
~ ~ ~ ~ ~
La Madonna apparve a Lourdes con la corona del Rosario. La tradizione religiosa riporta anche 15 promesse che la Vergine in persona avrebbe fatto sia a san Domenico sia al beato Alano della Rupe riguardo il suo Rosario. Esse sono le seguenti:
«Siamo assidui alla recita del Rosario sia nella comunità ecclesiale, sia nell'intimità delle nostre famiglie: esso, sulla scia delle ripetute invocazioni, unirà i cuori, riaccenderà il focolare domestico, fortificherà la nostra speranza e otterrà a tutti la pace e la gioia del Cristo nato, morto e risorto per noi.».
Giovanni Paolo II - 02.10.1988
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