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Il sole sorge alle ore 07:36 e tramonta alle ore 17:01 - Sant'Ilario di Poitier

Battesimo di Gesù

 

Il Vangelo della domenica

 

Ex more docti mýstico - Protesi alla gioia pasquale

Tempus Quadragesimæ, usque ad sabbatum hebdomadæ quintæ - Tempo di Quaresima, fino al sabato della quinta settimana.

In Officiis de Tempore, ab initio Officii feriæ IV Cinerum usque ad Horam mediam sabbati hebdomadæ V Quadragesimæ inclusive - Ab initio Officii feriæ IV Cinerum usque ad Vigiliam paschalem omittitur Allelúia.

Negli Uffici del Tempo, dall'inizio dell'Ufficio del Mercoledì delle Ceneri fino all'Ora media del sabato della quinta settimana di Quaresima inclusa - Dall'inizio dell'Ufficio del Mercoledì delle Ceneri fino alla Veglia pasquale si tralascia l'Alleluia.

 

Testo completo dell'Inno: Ex more docti mýstico

 

Ad Officium lectionis - Hymnus
In Officio dominicali

Latino

Ex more docti mýstico
servémus abstinéntiam,
deno diérum círculo
ducto quater notíssimo.

Lex et prophétæ prìmitus
hanc prætulérunt, póstmodum
Christus sacrávit, ómnium
rex atque factor témporum.

Utámur ergo párcius
verbis, cibis et pótibus,
somno, iocis et árctius
perstémus in custódia.

Vitémus autem péssima
quæ súbruunt mentes vagas,
nullúmque demus cállido
hosti locum tyránnidis.

Præsta, beáta Trìnitas,
concéde, simplex Unitas,
ut fructuósa sint tuis
hæc parcitátis múnera.

Amen.

All'Ufficio delle letture - Inno
Nell'Ufficio domenicale

Ritmica

Fedeli all'uso mistico
e a penitenza docili,
digiuno qui si pratichi
nel tempo di quaresima.

La legge antica l'obbliga,
ed i profeti l'urgono;
anche Gesù lo pratica,
Lui Re di tutti i secoli.

Per questo assai più sobrio
si svolga il nostro vivere,
e poi cerchiam più vigili
dei sensi la custodia.

Scampiamo dal pericolo
che i pensieri dissipa,
l'astuto serpe l'adito
non trovi il suo dominio.

Signore, Trino ed Unico,
concedi clementissimo,
a chi digiuna fervido
copiosi frutti all'anima.

Così sia.

All'Ufficio delle letture - Inno
Nell'Ufficio domenicale

Letterale

Istruiti da mistica tradizione,
osserviamo questo digiuno
durante il celebre periodo
di quaranta giorni.

La legge e i profeti
dapprima l'inaugurarono,
poi lo consacrò Cristo,
Re e autore di tutti i tempi.

Mortifichiamoci quindi
nelle parole, nei cibi e nelle bevande,
nel sonno, nei divertimenti,
e vegliamo su di noi più attentamente.

Schiviamo le opere nocive,
che sconvolgono le anime incaute,
e nessun adito lasciamo
alla tirannide dell'astuto nemico.

Concedi, o beata Trinità,
concedi, o perfetta Unità,
che fruttuosa sia per i Tuoi
questa offerta del digiuno.

Così sia.

* * *

Autore: Attribuito a Papa San Gregorio Magno 〈540-604〉

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