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Ad Laudes matutinas - Hymnus
Latino
Ætérne rerum cónditor, noctem diémque qui regis, et témporum das témpora ut álleves fastídium,
Præco diéi iam sonat, noctis profúndæ pérvigil, noctúrna lux viántibus a nocte noctem ségregans.
Hoc excitátus lúcifer solvit polum calígine; hoc omnis errónum chorus vias nocéndi déserit.
Hoc nauta vires cólligit pontíque mitéscunt freta; hoc, ipse Petra Ecclésiæ, canénte, culpam díluit.
Surgámus ergo strénue: gallus iacéntes éxcitat et somnoléntos íncrepat gallus negántes árguit.
Gallo canénte spes redit, ægris salus refúnditur, mucro latrónis cónditur, lapsis fides revértitur.
Jesu, labántes réspice et nos vidéndo córrige; si réspicis, lapsus cadunt fletúque culpa sólvitur.
Tu, lux, refúlge sénsibus mentísque somnum díscute; te nostra vox primum sonet et vota solvámus tibi.
Deo Patri sit gloria eiusque soli Filio, cum Spiritu Paraclito, in sempiterna saecula.
Amen.
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Alle Lodi mattutine - Inno
Ritmico
Del mondo eterno Artefice la notte e il giorno regoli: stagioni alterni varie così ci togli il tedio.
Già il gallo il giorno annuncia, lui che di notte vigila; chi è in viaggio si rianima: la notte è giunta al termine.
Il sol torna a risplendere, dal buio il ciel si libera, i vagabondi fuggono, le vie del male lasciano.
Al suo cantar chi naviga nel cuore si rianima; anche Pietro sentendolo la colpa torna a piangere.
Orsù, sereni ed agili! Chi dorme il gallo sveglia ai pigri egli è di stimolo, chi nega lui rimprovera.
Speranza il gallo suscita, vigor riprende il debole, si cela il sicario, fiducia torna ai miseri.
Gesù, correggi e guardaci! Se guardi tu benevolo, allor le colpe cadono col pianto si dileguano.
I nostri sensi illumina, torpor dal cuore libera; a Te il primo cantico le nostre labbra sciolgano.
Al Padre sia gloria e al Figlio Unigenito insieme al Santo Spirito negli infiniti secoli.
Così sia.
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Alle Lodi mattutine - Inno
Poetico-Ambrosiano
Accogli nel canto la lode, eterno Creatore del mondo, che notte e giorno avvicendi rendendo più vario il tempo.
Ancòra la notte è oscura e già si ode il canto del gallo, gioioso presagio di luce all'ansia dell'uomo in cammino.
Si desta e appare ad oriente la stella del primo mattino; la torma di uomini infidi rifugge da vie tortuose.
Il canto del gallo è una voce sul cupo fragore dell'onda; e Pietro, la roccia di Cristo, con lacrime asperge la colpa.
Leviamoci pronti e animosi: il canto del gallo risveglia e accusa i pigri indolenti, che ancora nel sonno si attardano.
Così la speranza ritorna: il male abbandona il violento, fluisce la vita all'infermo, la fede rivive nei cuori.
Clemente Signore, difendici: incerti e tentati noi siamo! Se guardi, le macchie dileguano: nel pianto il peccato laviamo.
Tu, luce, risplendi nell'uomo, disperdi il torpore dell'anima: a te sciolga il labbro devoto la santa primizia dei canti.
La gloria innalziamo al Padre e all'unico Figlio risorto, insieme allo Spirito santo, per sempre nei secoli eterni.
Così sia.
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Alle Lodi mattutine - Inno
Traduzione
O creatore eterno delle cose, che regoli il giorno e la notte e i tempi diversi avvicendi ad alleviarci la noia,
Già s'ode l'araldo del giorno, che veglia nel profondo della notte: è come luce a chi cammina al buio, delle notturne vigilie è segnale.
Desta a quel canto, la stella lucifera dalla tenebra libera il cielo, dei vagabondi la torma a quel canto, abbandona le strade del malfare.
Si rincuora a quel canto il navigante poi che si placa la furia del mare; anche colui che è Pietra della Chiesa a quel canto deterse il suo peccato.
Alacri dunque e animosi eleviamoci: il gallo scuote chi a giacere indugia, rimbrotta i dormiglioni e chi si nega accusa.
Se il gallo canta, torna la speranza, e rifluisce ai malati il vigore, il bandito nasconde il pugnale, negli smarriti la fede rivive.
Guarda Gesù, chi vacilla, emendaci col tuo sguardo. Se tu ci guardi, le colpe dileguano e il peccato si stempera nel pianto.
Tu, luce, ai sensi rifulgi e dissipa il sonno dell'anima. Te la primizia della voce canti, prima che agli altri il labbro a te si sciolga.
Sia gloria a Dio Padre ed al suo Figlio unigenito, con lo Spirito Paraclito, nei secoli eterni.
Così sia.
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