Sei in >> Racconti >> Lettera ad un figlio

Buon Pomeriggio, visitatore, il tuo numero IP è : 18.220.239.179 - Fanne buon uso ;-) — Pasqua sarà e⁄o è stata il 31/03/2024

Capistrano (VV), sabato 27 luglio 2024 ~ Ore : 13:20:55 • New York: 27/07/2024 07:20:55 • Tokyo: 27/07/2024 20:20:55 • Sydney: 27/07/2024 21:20:55

Settimana dell'anno n° 30 - Trimestre 3 [luglio] Leone ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 209 - Giorni mancanti a FineAnno: 157: Precisamente 0 anni, 5 mesi, 23 settimane, 157 giorni, 3778 ore, 226719 minuti, 13603144 secondi!

Il sole sorge alle ore 05:58 e tramonta alle ore 20:34 - San Pantaleone - Santa Letizia

 

Lettera ad un figlio

Lettera di un padre al figio

Caro figlio,
se un giorno mi vedrai vecchio, se mi vedrai sporco quando mangio e non riesco a vestirmi ... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso io a insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere ... ascoltami. Quando eri piccolo dovevo raccontarti, ogni sera, la stessa storia, finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare ... ricordati quando dovevo correrti dietro, inventando delle scuse, perché non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico. Ho avuto tanta pazienza ad insegnarti l'abc.
Quando, ad un certo punto, non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso ... dammi il tempo necessario per ricordare. E se non ci riesco, non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico, ma il mio bisogno di essere con te e averti lì che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo, non trattarmi come se fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti, nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te, quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto ... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età a volte non si vive, si sopravvive soltanto.
Un giorno scoprirai che, nonostante i miei errori, ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza. In cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio.
Il tuo papà.

 

* * *

Autore: sconosciuto

| indietro | ~ | torna su |

 


www.mpasceri.it © copyright 2010 - 2024 ~ XHTML