Sei in >> Fiabe >> L'onda e il mare
Buona Notte, visitatore, il tuo numero IP è : 18.97.9.170 - Fanne buon uso ;-) — Pasqua sarà e⁄o è stata il 20/04/2025
Capistrano (VV), lunedì 28 aprile 2025 ~ Ore : 01:50:34 • New York: 27/04/2025 19:50:34 • Tokyo: 28/04/2025 08:50:34 • Sydney: 28/04/2025 09:50:34
Settimana dell'anno n° 18 - Trimestre 2 [aprile] || ♉ Toro ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 118 - Giorni mancanti a FineAnno: 247: Precisamente 0 anni, 8 mesi, 35 settimane, 247 giorni, 5950 ore, 357009 minuti, 21420565 secondi!
Il sole sorge alle ore 06:11 e tramonta alle ore 20:05 - Santa Gianna Beretta Molle; Santa Valeria
L'onda chiese al mare:
«Mi ami?»
Ed il mare le rispose:
«Il mio amore è così forte che ogni volta che ti allontani verso la terra io ti tiro indietro per riprenderti tra le
mie braccia. Senza te, la mia vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto, senza emozione. Tu sei l'essenza del mio esistere.»
L'onda fu felice. Tra le braccia del mare.
Facendo finta ogni volta di volare via, per dare quel senso di precarietà alle cose, per renderle preziose.
Ed ogni volta il mare la riprendeva, con le sue braccia grandi, per riportarla a sé.
Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo, e l'onda bianca
lentamente, in un ballo infinito, scivolava tra un prendersi e un lasciarsi, col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle, facendo finta
a volte di non poterlo fare, perché l'onda potesse assaporare anche essa quella precarietà che rende le cose preziose.
L'onda ed il mare sono ancora lì, nel gioco infinito delle emozioni. E fanno finta che sarà l'ultima volta
che l'onda partirà verso la terra, per non tornare più, ma poi, alla fine, è più forte su tutto il bisogno di riprendersi.
Nel sogno di un amore senza fine.
* * *
Autore: Angelo Mincione - Teramo
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