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L'unzione di Betania (Gv. 12, 1-8)

L'unzione di Betania

Sulle orme del Maestro, illuminata dall'amore, Maria di Betania compie il suo itinerario di fede. Ella fa un gesto di adorazione che esprime la comprensione dei richiami biblici: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze" (cfr Dt 6,5).
L'unzione di Maria alla persona di Gesù diventa principio di fervore, attività potente della virtù e gioia di essersi scelta "la parte migliore" (Lc 10,42). Maria ricolma il suo Maestro di un profumo costosissimo, unguento raffinato, il più prezioso, tale da riempire la casa di un odore straordinario. Nella casa di Betania si prefigura un giardino: quello dell'agonia e quello della Resurrezione, quando il Golgota avrà cessato di tremare, la terra di scuotersi e quando i sepolcri si saranno aperti per far uscire dal loro Regno i morti per farli dirigere verso la Luce piena. Maria ha davanti "l'Agnello di Dio" che di lì a poco avrebbe compiuto il suo effluvio di purificazione per il mondo sul patibolo di una croce. L'aveva ascoltato parlare tante volte, rannicchiata ai suoi piedi, e la sua anima l'aveva inondata di luce al punto da non volere altro che stare lì a sentire. Ora bacia quei piedi e li profuma attorno ad una tavola dove siede anche il fratello Lazzaro, resuscitato dal Maestro, Marta, la sorella, sollecita di cure e premure verso Gesù al punto tale che il Maestro trovava in quell'ambiente, riposo, amicizia e tenerezza. C'è anche Giuda, seduto con loro, a cui lo spreco del profumo non piace, ma il Maestro lascia fare a Maria quel gesto generoso e disinteressato che anticipa l'adorazione di cui ci parlerà, in un secondo tempo, San Giovanni evangelista nella sua Apocalisse: "L' Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione" (Ap 5,12). L'atmosfera a Betania era intima, serena e piena d'amore. Il giorno dopo, la casa inondava ancora il buon profumo di Cristo, la stanza era impregnata della Sua presenza. Quel soave odore accompagnerà il Messia, l'Atteso, nei giorni a venire, fino a quando, tolta la pietra dal sepolcro, l'aria profumerà ancora di purezza e di vita.

Pasqua 2018 Barbara Esposito

 

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Autore : Barbara Esposito

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