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Commenti alle Sacre Scritture
27/10/2024 - Anno B - XXX Domenica del Tempo Ordinario
Commento
Gesù, dono eccelso del Padre, è in cammino verso Gerusalemme, ma prima vuole continuare ad istruire i suoi discepoli e si ferma a Gerico: l'ultima tappa per i pellegrini prima di iniziare la salita verso la città santa. Anche qui succede qualcosa di unico, l'incontro con Bartimeo, il cieco che non si fa intimidire dalla folla attorno a lui e conquista il suo obiettivo, chiama Gesù con un'espressione importante: "Figlio di Davide", che è come dire "Messia" e, per la sua fede, riacquista la vista, ma poi fa la cosa fondamentale cioè cammina dietro Gesù, va lungo la strada da vero discepolo, perché è questo che deve fare chi si sente un salvato: camminare con il Maestro. Chi ci vede, cammina con Lui verso Gerusalemme 〈Mc 10,46-52〉.
L'ascolto della Parola del "Rabbunì-Maestro" obbliga da sé alla testimonianza 〈At 4,20〉. Il Testimone cristiano è colui che avendo fatto l'esperienza del Signore Gesù, diventa garante, con la sua stessa vita, depositario e insieme trasmettitore di un messaggio che tramanda la "Buona Novella" 〈Dei Verbum II 8-10〉.
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Preghiera
Signore,
ci piace molto l'appellativo datoti da Bartimeo e dalla Maddalena: "Rabbunì-Maestro", perché sei il Verbo fatto carne che un giorno ci ha dato la mano per cominciare il nostro cammino. Ci sono tappeti e fiori, lungo la strada ma anche spine e zizzania. La Tua presenza, però, dà gioia e certezza e il camminare con Te è resurrezione e croce insieme. Camminiamo, seguendoti, perché "ci hai amati" 〈Dilexit nos-Papa-Francesco-Enciclica IV〉 e ami ancora il mondo "che sembra aver perso un cuore" 〈cfr Papa Francesco〉. Vogliamo seguirti nelle Parole del Tuo Vangelo, assieme a Bartimeo, i discepoli, la Maddalena che si sono messi alla Tua sequela poiché sei stato per loro il compimento e la soluzione delle istanze più segrete e profonde del loro cuore. Si dicono belle le cose che hanno i colori nitidi e il Tuo Cuore, o Maestro e Signore, splende più del sole: Sei l'Agnello di Dio che come luce che accarezza la terra sale verso il Tempio a spezzare le ombre incerte e compiere l'era nuova.
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Barbara Esposito
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