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Capistrano (VV), martedì 22 ottobre 2024 ~ Ore : 00:57:12 • New York: 21/10/2024 18:57:12 • Tokyo: 22/10/2024 07:57:12 • Sydney: 22/10/2024 09:57:12

Settimana dell'anno n° 43 - Trimestre 4 [ottobre] Bilancia ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 296 - Giorni mancanti a FineAnno: 70: Precisamente 0 anni, 2 mesi, 10 settimane, 70 giorni, 1703 ore, 102182 minuti, 6130967 secondi!

Il sole sorge alle ore 07:30 e tramonta alle ore 18:19 - San Giovanni Paolo II (Papa); San Donato di Fiesole

 

 

Casablanca

Casablanca

Stamattina cammino curiosando, seppur con passo spedito, per le vie della piccola cittadina. Un sole tiepido fa capolino, dietro una nuvola bianca. Sono sulla parte sinistra della strada, difronte al mercato ricolmo di mercanzia e di gente indaffarata. Noto un locale dismesso da tempo, ma con l'insegna ancora ben leggibile: "Casablanca". Sento, allora, il cuore velocizzare i battiti e il respiro, allungandosi, immagina altri spazi, terre lontane, umori e odori stranieri. Volo con la fantasia, mentre il terreno, sotto ai piedi, diventa impalpabile e così leggero da prendere quota. Vedo una città luminosissima che ogni giorno si riempie di sole. Vedo vastità e miraggi, oasi nel deserto, rumori senza confini, quartieri colmi di gente. E poi ancora, afrore di spezie, traffico che è una meta per poter partire. Contrade battute dal sole, terra, fuliggine, calca che preme, e poi, più in là, un porto accarezzato da un mare blu cobalto e inondato di freschezza e salsedine. Poi noto l'aeroporto che mi sovviene un soprabito bianco, volti tesi e tristi, tailleur grigio, cappello a falde larghe, un aereo avvolto nella nebbia con direzione Lisbona pronto a portare via sogni e promesse. Casablanca è anche questo: traccia indelebile di un film rimasto nella storia. Pur in mezzo al caos Casablanca, la casa bianca, mi appare rivestita di luce. I suoi mercati, souk, spargono odori inebrianti ed unici. I souk sono l'essenza stessa del paese, luogo appassionante, incontro di sfumature di colori nei tappeti, nei tessuti poggiati su bancarelle invitanti. L'odore nell'aria è di menta fresca, di pesce e di carni alla brace. Mi fermo nella "Medina vecchia", nelle sue stradine tortuose e aspetto, nelle botteghe artigiane, nei suoi bazar, che scenda la notte per ammirare le sue luminosissime stelle. Mi hanno detto che sono stupende, di un chiarore unico. Sto così sotto il tappeto di stelle e poi, incantata, pianissimo mi allontano. Brilla ancora il mio volto da quel chiarore di stelle e mi accorgo che sto volgendomi indietro a rileggere quell’insegna: "Casablanca"; mi ritrovo a ringraziare il titolare di quel locale dismesso, perché, su quel nome, stamani ho sognato viaggiando in un percorso di fantasia che mi ha resa più leggera.

27/03/2019 Esposito Barbara

 

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Barbara Esposito

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