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Campi estivi a Capistrano

Ragazzi all'Oasi Emmaus di Capistrano

A Capistrano, comune del Vibonese, situato alle falde del Monte Coppari da cui ha origine il Fiume Angitola, sono iniziati i "Campi Estivi".
"Finalmente!", dicono i bambini, che giocano, ballano e sbuffano per portar via la palla ai compagni. Su di loro un tramonto rosso che s'intravede al di là della siepe dove sono collocati palloncini e cartelloni colorati. Li include una gioia che tutti affascina, è il tempo della loro fanciullezza in cui tutto è armonia. Vigili e attenti sono le loro catechiste Elena, Maria Stella assieme a qualche mamma che collabora con loro e alcuni giovani che animano i giochi dei bimbi. Risate e urla di gioia fanno eco tra alberi verdissimi di pini, faggi, aceri. Il posto, lì in montagna, è bellissimo ed è curato da Padre Antonio, parroco del paese, che da oltre venticinque anni risiede a Capistrano.
Quell'angolo di terra è stato "battezzato" da Padre Antonio col nome di "Oasi di Emmaus" il che è tutto un programma: la bellezza straordinaria del posto si coniuga perfettamente con la parola "Resurrezione", infatti, il profumo dei tigli fa innalzare istintivamente il capo sui cieli color cobalto e un'inesprimibile dolcezza ti avvolge quasi a voler toccare il sole che crea schegge dorate riflettendole su valichi sovrastate da fiumare. In montagna, a Capistrano, in questo posto, oserei dire, di paradiso, diviene facile, alle maestre, parlare ai bambini di Cristo Gesù che può colorare la loro vita, così come ha dipinto questa terra di rara bellezza. I fanciulli, imbevuti, dal posto incantevole in cui si trovano, guardano, con i loro occhi innocenti, le loro catechiste vedendo in esse la stessa e tenera indulgente espressione di Gesù.

28/06/2013

Barbara Esposito

 

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Barbara Esposito

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